UJ 45 – UNA EDIZIONE SPECIALE PER QUALITÀ E GRANDI EVENTI 

 Umbria Jazz festeggia il quarantacinquesimo anno di vita con una edizione speciale per qualità di proposte, eterogeneità di scelte artistiche, presenza di grandi personalità del mondo della musica. È l’edizione con cui il festival intende dare concretezza al riconoscimento di manifestazione di rilevanza nazionale che l’anno scorso è stato sancito con una legge dello Stato. Non solo un “premio” al passato ed al presente di Umbria Jazz ma anche e soprattutto una responsabilità da tradurre in un ancor maggiore impegno al servizio della musica e dello sviluppo del territorio. In questo senso, il festival estivo per storia, immagine, capacità di comunicazione, progetto artistico, resta il momento centrale su cui rafforzare l’impegno finanziario.

Tutte le diverse sezioni quest’anno offrono infatti, nella loro specificità, un programma di altissimo profilo. Quello che si vuole è un ulteriore salto di qualità della manifestazione, non tanto una semplice conservazione.

Umbria Jazz ha ancora davanti a se’ margini di crescita che devono essere esplorati.

Umbria Jazz 18 viene presentata ufficialmente e integralmente, dopo le anticipazioni dei mesi scorsi, a distanza di una settimana dalla conclusione della prima edizione della rassegna primaverile (lo scorso anno andò in scena il numero zero) con sede a Terni. Con Umbria Jazz Spring il sistema festival ha acquisito una dimensione più completa e definitiva in grado di coprire, con l’edizione estiva a Perugia e quella invernale a Orvieto, tutta l’Umbria e tutto l’anno. L’impegno della Fondazione e della direzione artistica è quello di lavorare ad una sempre più forte e definita identità delle singole manifestazioni, anche in relazione alle peculiarità delle città e dei loro spazi. Ferma restante, ovviamente, la compatibilità finanziaria ed un rapporto costruttivo con le istituzioni locali, auspicando anche che le forze economiche del territorio diano segnali concreti di voler contribuire a questo progetto di crescita.

Intanto continua assiduamente la presenza di Umbria Jazz all’estero, con la mission di promuovere la musica ed i musicisti italiani e nello stesso tempo il turismo e le eccellenze della sua terra di origine. Un compito che il festival si è sempre assunto, in collaborazione con le istituzioni, a partire dalla Regione Umbria, ma che oggi riveste maggiore importanza per sostenere e consolidare la ripresa dopo il terremoto.

L’ultima frontiera è la Cina, dove Umbria Jazz negli ultimi anni ha svolto una intensa attività sfociata in tour di artisti italiani e in veri e propri festival. Quest’anno a partire dal 25-26 maggio sono in programma, sotto l’egida e con il marchio di Umbria Jazz, concerti a Pechino di Karima, Rosario Giuliani e del quartetto di Fabrizio Bosso. Altre date seguiranno a Shanghai e Chengdu. Il clou sarà, entro la fine dell’anno, un grande festival di jazz italiano, con circa 50 musicisti, a Changsha, mentre si sta lavorando per ulteriori iniziative a Chengdu in settembre-ottobre. Intanto sono allo studio altre manifestazioni con il marchio UJ a Londra, in Brasile e USA (Texas e New York). In questa direzione va un importante accordo con Federalberghi.

Una nuova fase dunque si apre da quest’anno, ma restano alcune certezze. Quella che non cambia rispetto al passato è la formula che si articola, per i concerti a pagamento, nelle consuete tre sedi principali: l’Arena Santa Giuliana, main stage dal 2003, per i grandi eventi in prima serata, preceduti da una performance nel Restaurant Stage a partire dalle 19,30; il teatro Morlacchi per i concerti jazz del pomeriggio, serali e ‘round midnight; la Galleria Nazionale dell’Umbria per le performance di mezzogiorno nella Sala Podiani.

Quest’anno si aggiungono anche i concerti aperitivo e quelli serali in un locale del centro storico, Umbrò, mentre ritornano le jam sessioni notturne, a partire dall’una, che si svolgono nel ristorante da Cesarino. Confermati gli appuntamenti enogastronomici a pranzo e cena alla Bottega del Vino (tutti i giorni) e a pranzo alla Taverna (solo sabato e domenica).

Due, come da tradizione, le location per gli eventi gratuiti all’aperto: Piazza IV Novembre (in quarantacinque anni di storia, l’unico palco sempre presente: se si deve scegliere una immagine che racconti questa storia, è il palco in Piazza IV Novembre) e i giardini Carducci, ma tutto il centro storico di Perugia è coinvolto grazie alle due street parade quotidiane dei Funk Off.

Un capitolo importante del lavoro di Umbria Jazz è la creazione di opportunità per i giovani musicisti. Naturalmente parliamo delle Clinics tenute in collaborazione con il Berklee College of Music di Boston che si svolgono a Perugia da trentatré anni e che permettono di studiare ai circa duecento iscritti (divisi in diverse classi) la musica nei suoi diversi aspetti con un metodo didattico che non ha eguali al mondo.

Un altro aspetto non meno importante è il concorso organizzato da Conad e Umbria Jazz per scoprire e valorizzare i nuovi talenti del jazz.

Si svolge per il settimo anno consecutivo e offre a giovani musicisti spazi di visibilità e un supporto concreto alla carriera: in palio sono l’esibizione sul palco di Umbria Jazz e altri importanti premi. A individuare i vincitori saranno tre giurie, una delle quali, la giuria artistica, è presieduta da Renzo Arbore.

Le iscrizioni sono in corso e si chiudono il 14 maggio.

Un altro segnale di attenzione ai giovani quest’anno è la presenza in cartellone (teatro Morlacchi, ore 18) della New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, costituita, coerentemente con il proprio nome, da giovani musicisti di talento provenienti da varie regioni italiane.

Anche in questa edizione, come nelle precedenti, uno spazio importante viene riservato alla nuova Umbria Jazz Orchestra, che il festival utilizza nei progetti in cui è necessaria una formazione dal grande organico. L’orchestra sarà una protagonista della serata di apertura all’Arena Santa Giuliana, dedicata a Quincy Jones per celebrare l’ottantacinquesimo compleanno di questa icona della musica, e della serata conclusiva, quando accompagnerà Gregory Porter nel suo omaggio a Nat ‘King’ Cole.

In entrambi i concerti, con i fiati della Umbria Jazz Orchestra ci saranno gli archi dell’Orchestra da Camera di Perugia.

I biglietti per i concerti al Teatro Morlacchi e alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria saranno in vendita da lunedì 14 maggio.

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