La nuova stagione TSU nel nuovo Teatro Morlacchi

 

“Il programma della Stagione 2019/2020 vuole rendere omaggio a oltre quarant’anni di storia della nostra istituzione e a un teatro il cui palco è stato calcato dai più grandi artisti della scena nazionale e internazionale.

Le stagioni del Morlacchi hanno da sempre puntato alla qualità esaltando la pluralità delle poetiche, dei generi e dei linguaggi. Negli anni si sono alternati in questa magnifica sala, testi contemporanei e grandi classici, commedie musicali e progetti di ricerca, opere d’impegno civile e spettacoli brillanti di evanescente leggerezza.

Le produzioni dello Stabile umbro sono da sempre il cuore della programmazione e hanno contributo alla crescita della scena nazionale ed europea con l’obiettivo d’incoraggiare il rinnovamento dell’arte teatrale, straordinaria chiave di accesso alla natura umana e insostituibile lente per leggere la realtà.

La nuova Stagione del Teatro Morlacchi, oggi completamente restaurato grazie all’impegno del nostro presidente Brunello Cucinelli e di sua moglie Federica, si muove nel solco di questa storia e continua ad osare proponendo, oltre alle opere di grandi registi, progetti che puntano a sostenere il lavoro di giovani emergenti e ad avvicinare il pubblico ai nuovi linguaggi della scena.


Una Stagione che, insieme ai Cartelloni delle città della nostra regione, è uno strumento al servizio della cultura e dell’arte che favorisce nuovi sguardi, l’incontro con le opere e la scoperta di uno spazio in cui il pubblico si possa sentire compreso, accolto, coinvolto.

La Stagione 2019/2020 ruota intorno a quattro produzioni, risultato di grandi scommesse, sinergie e complicità artistiche:

Si nota all’imbrunire di Lucia Calamaro, autrice italiana ormai di fama internazionale, acclamata dal pubblico e dalla critica, incontra il talento di Silvio Orlando dando vita a uno spettacolo di grande profondità e ricco di humor;

La Valle dell’Eden, il romanzo più celebre di Steinbeck in un inedito allestimento diretto da Antonio Latella, regista tra i più importanti in Europa, con il quale il TSU collabora fin dai suoi esordi;

Il Maestro e Margherita, spettacolo che nella passata stagione ha riscosso enorme successo in tutta Italia grazie alla regia vitale e funambolica di Andrea Baracco, alla splendida riscrittura di Letizia Russo e alla performance di un cast di attori straordinari capitanato da Michele Riondino.

Alessandro Serra, luminoso talento del nostro teatro, mette in scena un indimenticabile Il Costruttore Solness di Henrik Ibsen, con Umberto Orsini e Lucia Lavia.

Accanto alle produzioni saranno ospitate al Morlacchi alcune tra le migliori proposte di questa stagione, grazie alle collaborazioni che il TSU ha costruito e consolidato in questi anni con istituzioni, teatri, compagnie e artisti.
Il risultato è un cartellone ricco di sorprese, che tocca una grande varietà di linguaggi, la prosa, la danza, il teatro musicale e quello internazionale.

Grandi protagonisti della scena si alterneranno sul palco dando vita a personaggi indimenticabili e regalando al pubblico emozioni, momenti di leggerezza e di riflessione.”

 

IL PROGRAMMA COMPLETO

Morlacchi programma Stagione 19_20

 

LA REALTÀ E LA FINZIONE, NATURA E ARTIFICIO

L’artista François Olislaeger continua la sua collaborazione con lo Stabile dell’Umbria. Dopo aver disegnato per la scorsa stagione i diversi teatri nel loro stretto rapporto con le città e un’esplosione vulcanica per la rassegna multidisciplinare Smanie di Primavera, quest’anno illustra il teatro nella sua intima e apparente contrapposizione, la vita.

Nino Marino
Direttore Teatro Stabile dell’Umbria

 

IL TEATRO MORLACCHI

Nella seconda metà del ‘700, novanta famiglie perugine si costituirono in Accademia e finanziarono la costruzione del Teatro che il 15 agosto 1781 fu inaugurato sotto il nome di “Teatro Civico del Verzaro”. Alla sua edificazione concorsero molti dei migliori artisti del tempo fra cui ricordiamo: Baldassarre Orsini, Carlo Spiridione Mariotti, Giovanni Cappelli. Nel 1874 l’Accademia decise di ristrutturarlo ed ampliarlo così che divenne come oggi lo possiamo ammirare.

La nuova inaugurazione fu l’occasione per intitolarlo a “Francesco Morlacchi”, musicista e filosofo perugino di fama internazionale. Il Teatro Morlacchi rimase attivo fino agli inizi del nostro secolo, ospitando tra l’altro attori di grande livello come Irma Gramatica, Virgilio Talli e Oreste Calabrese. All’indomani del secondo conflitto mondiale, il Teatro si presentava seriamente danneggiato.

Nel 1942 l’Accademia, considerate le spese proibitive da affrontare per renderlo agibile, donò l’edificio al Comune di Perugia, a condizione che questi si impegnasse al suo restauro e che l’uso andasse a favore della città.

Negli anni 1951-53 l’Amministrazione Comunale finanziò i nuovi ingenti lavori: il palcoscenico fu innalzato ed ingrandito, furono costruiti due ballatoi, rifatti la graticcia, i camerini e gli impianti igienici.

Nel 1985 il Teatro viene affidato al Teatro Stabile dell’Umbria, che da allora si occupa della sua gestione, cura e costante manutenzione.

A un edificio di tale importanza occorre dedicare periodici e accurati restauri e, dopo più di 50 anni dall’ultima significativa ristrutturazione, si è reso necessario un nuovo intervento di cui si è fatta interprete la famiglia Brunello e Federica Cucinelli che, attraverso l’Art Bonus, ha voluto riportare il Teatro a una nuova e piena funzionalità per restituirlo ai cittadini in tutta la sua bellezza.

Dopo il completo rinnovo dei camerini, dei servizi igienici e dell’ingresso/biglietteria/foyer effettuato nel 2018, nel periodo luglio/ottobre 2019 si rinnovano il pavimento del palcoscenico e della platea, le poltrone della sala con una nuova disposizione che consente un aumento dei posti, le sedie dei palchi, le facciate esterne e altri interventi finalizzati alla sicurezza.

 

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