wayne shorter

DIARIO DI UMBRIA JAZZ – VENERDI 14 LUGLIO

Wayne Shorter quartet

Inizia il fine settimana di chiusura di UJ 2017 con il ritorno sempre gradito del Wayne Shorter quartet, superband stabile e attiva dal 2001 che vanta personaggi del calibro di John Patitucci al basso, Brian Blade alla batteria e Danilo Perez al piano.

Il nuovo progetto denominato EMANON è una suite in tre parti che denota l’amore di Shorter per la fantascienza e la mitologia. Pegasus, Prometheus Unbound e The Three Marias sono i tre movimenti che rappresentano il lavoro complesso e ambizioso contenuto nell’ultimo disco inciso per la Blue Note con l’accompagnamento della Orphaeus Chamber Orchestra che stasera sarà sostituita dall’Orchestra da Camera di Perugia.

Grande personaggio carismatico della musica jazz e afroamericana Shorter, che porta con sè le influenze di Coltrane e Davis, è uno dei personaggi più importanti della scena musicale mondiale e vanta una carriera che inizia con con Horace Silver e l’orchestra di  di Maynard Ferguson ove incontra per la prima volta il pianista Joe Zawinul col quale fonderà in seguito i Weather Report.

Il suo primo album lo incide in novembre, quando viene scritturato da Art Blakey come sostituto di Hank Mobley nei Jazz Messengers. Nell’estate del 1964 si unisce al quintetto di Miles Davis per una collaborazione che si protrarrà fino al 1970 avvicinandosi definitivamente al sax soprano.

Nel 1970 si separa da Davis e, un anno dopo, si unisce fino al 1986 a Zawinul e Miroslav Vitous sostituto in seguito da Jaco Pastorius, nei Weather Report. Nel corso degli anni ottanta incide con artisti provenienti da altre esperienze musicali: Joni Mitchell e Pat Metheny, Carlos Santana, Milton Nascimento, gli Steely Dan, Pino Daniele, fino a formare il suo quartetto con Danilo Pérez, John Patitucci e Brian Blade.

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